La crisi del Covid-19 e il conseguente crollo della produzione economica nei primi sei mesi del 2020 stanno lasciando profonde cicatrici sul mercato del lavoro europeo. L'elevato livello di incertezza causato dalla crisi ha influenzato sia i modelli di consumo delle famiglie sia la volontà delle aziende di investire e continua a farlo anche in futuro. La domanda sia di beni che di servizi (turistici) è precipitata. Ciò è stato accompagnato da un calo della disponibilità di lavoro sul mercato del lavoro europeo con il numero di ore effettive lavorate nel secondo trimestre 2020 14 punti indice al di sotto del livello del 2006 e di 15 punti al di sotto del livello del secondo trimestre 2019.
Tabella 1: Indice delle ore effettive totali lavorate (riferimento 2006 = 100) nell'attività lavorativa principale negli Stati membri della Rete PES: 2 ° trimestre 2019 e 2 ° trimestre 2020 e variazione dei punti indice
Nota: non sono disponibili dati per la Germania
Fonte: Database - Eurostat lfsi_ahw_q, ultimo aggiornamento 7.10.2020
Figura 1: indice delle ore effettive totali lavorate nell'attività lavorativa principale nell'UE-27 per sesso (2006 = 100): confronto secondo trimestre 2 e secondo trimestre 2019
Fonte: Database - Eurostat lfsi_ahw_q, ultimo aggiornamento 7.10.2020
Per prevenire la disoccupazione, quasi tutti gli Stati membri hanno implementato o adattato programmi di lavoro a tempo ridotto che prevedono una riduzione dell'orario di lavoro fino al 100% in linea con gli sviluppi sui mercati del lavoro nazionali. Alcuni Stati membri hanno anche creato la base giuridica per consentire alle imprese di licenziare temporaneamente i dipendenti con un'opzione di ritorno o un obbligo di riassunzione.
Le "assenze dal lavoro", come mostrato nella banca dati EUROSTAT, sono definite come: persone che sono impiegate e hanno un attaccamento formale al lavoro. Esempi di un tale attaccamento formale sono i salari, i salari E la garanzia di un ritorno al lavoro. L'indagine sulla forza lavoro europea elenca le ferie, la propria malattia, il lavoro a breve termine e i licenziamenti temporanei come motivi per tali assenze. I lavoratori che sono stati temporaneamente licenziati sono classificati come occupati se hanno una garanzia di ritorno al lavoro entro un periodo di tre mesi o ricevono almeno il 50% del loro salario o stipendio dal loro datore di lavoro.
Nel secondo trimestre del 2020 circa 40.9 milioni di persone di età compresa tra 20 e 64 anni sono state temporaneamente assenti dal lavoro per i motivi specificati, più del doppio rispetto al periodo di confronto dell'anno precedente. Oltre il 50% delle assenze era dovuto a licenziamenti per lavoro ridotto o motivi simili.
Figura 3: Assenze dal lavoro nell'UE-27 per motivi: confronto 2Q 2019 e Q2 2020
Fonte: Database - Eurostat lfsi_abs_q, ultimo aggiornamento 7.10.2020
Lascia un Commento